8 dicembre 2012

Hunger Games

Criticato già dal romanzo per l'essere simile al ben più famoso prodotto orientale Battle Royale, il film ispirato all'opera narrativa scritta da Suzanne Collins scorre bene e lascia più di una interessante riflessione allo spettatore. Se Hunger Games riesce ad essere un prodotto ben diverso dagli ormai troppo sfruttati film tratti da saghe letterarie da incasso sicuro è tutto merito della ottima regia di Gary Ross, che gioca le sue carte attraverso un utilizzo sapiente e preciso della macchina da presa a mano, pochi cavalletti, poche carrellate e un ottimo focus sui protagonisti. La cinepresa resta infatti molto spesso appiccicata ai personaggi della storia, dalla protagonista Katniss impersonata da una bravissima Jennifer Lawrence fino ad arrivare all'esuberante Ceasar portato sullo schermo da un gigioinesco Stanley Tucci.
Assieme a loro anche Josh Hutcherson nei panni del tributo maschile Peeta Mellark e Wes Bentley in quelli di Seneca Crane, il direttore "artistico" degli Hunger Games, iniziati come memento di una guerra devastante e arrivati ad essere semplicemente un banale show televisivo, utile al solo intrattenimento sadico del pubblico più ricco. All'ottima regia si affianca una sensazionale e arida fotografia firmata da Tom Stern, maestro nel suo campo e ancora una volta pronto ad offrirci una luce sensazionale e d'impatto, com'è nel suo stile. James Newton Howard è l'altro grande nome di questa pellicola, che compone delle musiche cariche di tensione e malinconia, tutt'altro che rassicuranti e in perfetta sintonia con la trama della storia, curata dalla scrittrice Collins, dal regista Ross e da Billy Ray. Sceneggiatura a sei mani per un film carico di temi su cui riflettere, ricco di momenti drammatici e forti e pregno di fantastici momenti dai sentimenti potenti. Complimenti anche alle scenografie di Philip Messina e agli ottimi costumi di Judianna Makovsky, la quale veste ogni singolo personaggio seguendo le linee guida del romanzo e mettendoci allo stesso tempo un suo particolare tocco. I vestiti infatti si differenziano tra i personaggi dei vari distretti, ma anche tra i vari tributi pronti ad uccidere pur di aver salva la vita. Tutto questo si fonde e, grazie anche al magistrale montaggio, anch'esso a sei mani, di Christopher S. Capp, Stephen Mirrione e Juliette Welfing, Hunger Games riesce in quello scopo anticipato poco fa, ovvero emergere all'interno di una continua e serrata produzione di "worldwide phenomenon" dal solo scopo di vincere il botteghino mensile. Finalmente possiamo dire di avere ricevuto un ottima pellicola da una Hollywood sempre più statica e priva di nuove idee. Ecco che proprio a causa dell'uomo e per il puro divertimento del suddetto inizia una sfrenata lotta per la sopravvivenza in cui vige la legge del più forte, ma dove anche i più sfortunati partecipanti potranno essere in grado di fare la differenza. E' cominciata una rivolta desinata solo a peggiorare, e Katniss e Peeta ne sono i diretti responsabili. La fiamma ha iniziato a divampare e, presto o tardi, qualcosa cambierà drasticamente all'interno del mondo postapocalittico creato da Suzanne Collins.


3 commenti:

  1. Decisamente sopra la media di molte cose, ma non ho apprezzato il fatto che la violenza sia così trattenuta in un mondo dove è la portata principale di uno spettacolo così 'popolare'. Poi anche la storia della mini-rivolta è appena accennata...
    Tutto sommato un buon film, devo ammettere. Mi aspettavo decisamente di peggio.

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    1. Io invece ho apprezzato anche quello. Il cinema è ormai 85% sangue e violenza, mutilazioni e squartamente. Ben venga un film che riesce a farti storcere il naso e appassionarti senza usare classicismi horror/splatter.

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  2. Io di questo film non ho apprezzato la fotografia, poi in alcune scene soprattutto di combattimento non si capisce praticamente niente , nel combattimento contro Cato e all'inizio dei giochi .
    Poi non lo so , anche la storia d'amore tra Peeta e Katniss mi ha fatto storcere il naso , sembra la classica Love story per ragazzi dove c'è la ragazza indecisa tra il figo di turno e il ragazzo dolce di cui subito si innamora ( Twiligt ) .
    Poi i continui colpi di fortuna della protagonista a cui va bene praticamente tutto e si salva grazie ad un grosso colpo di fortuna in un paio di momenti pericolosi.
    Per il resto si concordo con te

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