2 febbraio 2013

Midnight in Paris


Molto spesso gli autori di cinema cominciano a sbiadire con l'avanzare dell'età, soprattutto quando questi amano raccontare quasi sempre le stesse storie. Prendiamo per esempio alcuni degli ultimi lavori del regista di questo film: c’è solo una scena memorabile in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, c’è tanto divertimento da ricordare in Basta che Funzioni, ma di Midnight in Paris rimarrà impresso tutto, soprattutto la magia che coinvolge lo spettatore dall’inizio alla fine. Woody Allen si trasferisce nuovamente in Europa e, più precisamente, a Parigi. Servendosi di un cast d’eccezione e della sua bravura, il regista di Manhattan incanta tutti con una storia surreale che può accadere solo nella città più magica del mondo. Woody Allen parte direttamente in quinta con questo film, riempiendolo di un inaspettato umorismo colto divertente e originale. Fondere la Parigi moderna con quella degli anni ’20 è un’operazione rischiosa, ma il regista riesce a creare una pellicola che è un omaggio alla capitale più romantica del mondo ma non solo.
Già dalle prime immagini si nota uno stile e una maturità artistica che sbalordiscono (2 minuti circa di immagini di Parigi, in ogni angolo e sotto ogni luce, accompagnate da una musica sognatrice e seguite da qualche secondo di schermo nero con voce fuori campo di Gil. Tutto per imprimere nello spettatore quelle immagini fino alla fine, in modo che ogni volta che il protagonista elogia la città ecco che la mente di chi guarda torna indietro a quelle prime, magiche sequenze), tanto che non mancheranno mai per tutta la pellicola. I personaggi sono gli stereotipi della commedia di Allen, ma questo non disturba neanche un po’, anzi, è divertente vedere un balbettante ed insicuro Owen Wilson che parla, si atteggia e cammina come i vecchi personaggi interpretati da Woody. Nessun attore è mai sopra le righe o fuori dalla propria parte, tutti collaborano per rendere la storia e i personaggi credibili. Ognuno si caratterizza come può e il risultato è un miscuglio di uomini e donne completamente diversi l’uno dall’altro e totalmente stralunati. Per quanto riguarda la storia, si potrebbe dire che sia alquanto semplice, ma il modo in cui l’autore lancia le sue leggere critiche ad Hollywood, al suo modo di “sfornare” film tutti uguali, alla società americana e al suo modo di “sfornare” persone tutte uguali stupisce e diverte. Non meno importanti sono i personaggi secondari degli anni ’20: Ernest Hemingway e Pablo Picasso sono caratterizzati in maniera perfetta grazie alle rispettive interpretazioni di Corey Stoll e Marcial Di Fonzo Bo, e il Salvador Dalì di Adrien Brody ha poche battute, alcune delle quali tra le più divertenti del film (io ci vedo un rinoceronte rimarrà negli annali delle battute più divertenti). Si passa dall’arte alla musica, dalla letteratura al cinema, incontrando persino quel gran genio espressionista di Luis Buñuel (portato sullo schermo da Adrien de Van), viaggiando tra le scenografie di Anne Seibel e i costumi da favola di Sonia Grande e innamorandosi di un epoca d’oro per le arti umanistiche vista con un occhio malinconico e gratificante allo stesso tempo. Insomma, Woody Allen torna sé stesso e dirige una pellicola indimenticabile, permeandola di fantastici giochi di luci e ombre, immergendola in un’atmosfera calda, accogliente e invogliante, giocando con attori e personaggi, divertendosi (e divertendo) alle spalle di chi il cinema lo fa per business pensando più al portafoglio che al pubblico. Questo, al contrario, è cinema per passione, sia per quanto riguarda Allen (e il cast e la troupe) che per quanto riguarda gli spettatori.


4 commenti:

  1. Un bel film, anche se il caro Woody Ahia Allen mi abbia fregato l'idea.

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    1. Ahah veramente? Racconta se ti va, sono proprio curioso ^^

      P.S: Pensa che a me l'idea l'ha fregata Stephenie Meyer! A quest'ora sarei ricco sfondato. E non avrei trasformato i vampiri in stupidi "cosi" luccicanti. Sarebbero stati vampiri.

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    1. Premio Oscar alla miglior sceneggiatura originale meritatissimo... E non ritirato! LOL

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